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29°
CONVEGNO NAZIONALE
28
ottobre - 2 novembre 2008
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TESTIMONIANZE (1) |
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PORTANDO ASSISI NEL CUORE E NELL'ANIMA |
di Nunzia Alfieri (Catanzaro) |
Sembra ieri dal mio primo GVA 92, il tema era “Con Francesco e
Chiara una vocazione per la vita” ….così è
stato per tutti questi anni una grande e vera vocazione, inizialmente
come convegnista oggi come volontaria, assaporando e vivendo
così il mio mandato di essere servita e poi servire,
l’essere prima Maria e poi Marta. (Lc 10,3842). Entrambe
sono importanti per apprezzare l’esperienza del volontariato.
Vivere la figura di Maria, stare ad ascoltare, pregare, cantare vivere
profondamente il GVA e tutte l’ esperienze che Assisi ti regala
in ogni su parte, nutrendo l’anima. Assisi però non
è solo GVA anche se è il trampolino di lancio per vivere
nuove sempre diverse, e sempre più intense.
Se penso ai miei 11 anni di GVA mi sembra
impossibile……ma è reltà.....quanta
spiritualità ho ricevuto e sono stata felice di comunicarla,
condividerla e donarla.
Senza queste esperienze non sarei ciò che sono e non avrei
potuto vivere il mio servizio pienamente….ora lo vivo e lo sento
nell'anima.
Oggi sento nel cuore l'essere Marta sono pronta per
servire e vedo il mio cammino da volontaria come missione, e desidero
continuarlo per arricchirlo,sia andando ad Assisi che verso altre
mete.....anche lontane......
L'esperienze in Assisi non devono finire lì, devono andare
aldilà, bisogna viverle soprattutto nella quotidianità,
perché ivi iniziano gli interrogativi su ciò che si vuole
raggiungere nella vita e fare tesoro di ciò che si è
ricevuto.
Mi auguro un giorno di poter vivere (queste esperienze) come animatrice
per accompagnare i ragazzi in Assisi per far sentire loro dentro,
ciò che ho vissuto e sto vivendo.
Mi sono promessa anche di sentire nel cuore i giorni sereni vissuti ad
Assisi, lì chi ci è stato sa benissimo che basta poco per
inondare il cuore di serenità, di felicità, no che a casa
non lo sia....ma in quella dimensione spirituale è più
facile vivere i propri sentimenti aprire la propria anima.
Bisogna saper rimanere umili per essere felici, senza umiltà
è impossibile avvicinarsi alla verità, so che è
difficile bisogna riuscirci.
La vita è fatta di attimi tutti degni di essere vissuti, tutto
passa e il presente è solo un soffio che subito diventa passato
che addolcisce i nostri ricordi.
In tutti questi anni vissuti tra presente e passato ho
ricevuto tanto. ed ho imparato che accogliere il Signore e servirlo
è lasciarsi amare da lui; e per lasciarsi amare bisogna
dimenticare se stessi, mettersi in ascolto,trasformare anche le cose
che facciamo, liberandole dall’affanno e rendendole testimonianza
di un amore purificato e più grande dei nostro cuore umano. Ora
da veterana analizzo meglio….quel lontano 28 ottobre 1992.
E’ bello ricordare quel giorno quando entrai per la prima volta
in Basilica Inferiore…che emozione….quanto
stupore…..nel vedermi attorno tantissimi giovani felici di poter
cantare, pregare all’unisono in una Basilica che sembrava il
cuore di San Francesco che batte, è questo che colpisce
l’essere lì in migliaia, provenienti da luoghi diversi,
con strade e progetti e problemi differenti e pure sentirsi
profondamente vicini da poter gustare in modo tangibile la gioia di
essere tutti fratelli.
Un Grazie infinito ai frati e ai miei amici con cui
condivido queste esperienze, per la serenità e per l'amore
fraterno che sempre mi donano.
Che gioia rivederli, è duro andar via....ma si vive nella
speranza e nella certezza che ci si rivede….Siamo lontani....ma
vicini con il cuore... Grazie mille con tutto il mio cuore e la
mia anima principalmente a Te Gesù., per avermi fatto
Amare .
Porterò sempre il dono della fede con me come provvista di viaggio per tutti i giorni della vita.
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